Lettera aperta

ADSL

In quanto associazione designata per l’organizzazione della fase provinciale dei TSS e CS ci troviamo costretti ad esprimere il nostro dispiacere e dissenso, nel vedere mortificato un evento che rappresenta la massima espressione territoriale per la promozione e diffusione del gioco degli Scacchi. Pur rendendoci conto dell’importanza dei rapporti con il Coni e con il MIUR, non possiamo più stare in silenzio osservando che, anno per anno, le cose invece di migliorare peggiorano. Già due anni fa l’assurda applicazione della “tolleranza zero” per le mosse irregolari, applicata nei tornei scolastici, ha causato enormi difficoltà all’intero movimento giovanile. Nell’edizione passata accettammo, obtorto collo, per mantenere buoni rapporti con gli enti già indicati, una regola assolutamente iniqua e palesemente discriminatorie (quella relativa all’esclusione dei ragazzi di prima media dalle competizioni delle scuole secondarie). Quest’anno, quando qualcuno si è reso conto che non si potevano escludere i ragazzi della scuola dell’obbligo dalle manifestazioni riservate alla scuola dell’obbligo, abbiamo, per riparare ad un torto, raddoppiato il danno, subendo la differenziazione tra i ragazzi di prima media e quelli della seconda e terza media, divisi in due diversi tornei. Per non parlare dell’esclusione degli “Allievi” dalle categorie “Juniores”, ulteriore perla che non è stata nemmeno “spiegata” in alcun modo, per poterne noi comprenderne almeno la motivazione. Sulla insensatezza di quanto suddetto non ci soffermiamo nemmeno, ma vale solo la pena ricordare che non essendo gli Scacchi una disciplina fisica queste differenze di età per noi non sono in nessun modo determinanti e renderle invece determinanti, da un punto di vista regolamentare, è per noi un chiaro danno. Lo Sport della Mente evidentemente non è un concetto chiaro a tutti. Oggi infine, con il MIUR insensibile alle nostre richieste di riapertura del portale per le iscrizioni delle scuole, ci troviamo nelle condizioni di dover rinunciare a centinaia di ragazzi e a decine di scuole che, come negli altri anni, si sono affidate a noi per la partecipazione, e il danno diventa evidente agli occhi di tutta l’Italia. Una manifestazione che in provincia di Trapani attira anche fino a 172 giocatori quest’anno sarà riservata a 3 scuole. Non è così che si lavora per la crescita degli scacchi e non si comprende come la Federazione avalli questa politica che alla lunga si ritorcerà in maniera chiara e diretta contro di noi. Come è possibile che non si siano affrontate e risolte queste criticità con il MIUR e il Coni incaricando tecnici esperti rodati sul campo, in grado di dimostrare come il nostro Sport venga in questo modo danneggiato e discriminato? Come è possibile che non si sia creata una squadra e aperto qualche tavolo tecnico con questi stessi Enti? Come si può pensare di risolvere oggi questa situazione con procedure d’urgenza che possono essere solo palliativi dall’effetto placebo? Chiediamo se non sia importante e necessario convocare un Assemblea Nazionale mirante a chiarire tutti questi aspetti e la politica tenuta dalla Federazione in questi ultimi anni. Assemblea comunque funzionale per ascoltare democraticamente le istanze delle associazioni che operano sul territorio e per riformare questo rapporto, spesso smarrito, tra il vertice federale e la base delle associazioni. Ignorare questo problema significa disinteressarsi del movimento scacchistico che così tanto faticosamente è cresciuto in questi ultimi anni.

 

Il Consiglio Direttivo dell’A.D. Scacchi Lilybetana

 

Carlo Pipitone – Presidente

Giuseppe Cerami – VicePresidente

Antonio Montalto – Segretario

Vincenzo Colicchia – Tesoriere

Antonino Meo – Consigliere

Pietro Bevilacqua – Consigliere

Giovanni Laudicina – Consigliere